Women's Gold Medal Final - Italia vs USA

@FaustoG.
Qual è l'obiettivo della critica?

A me pare che per la maggiorparte delle volte fosse affermare che certe giocatrici NON FOSSERO DA NAZIONALE.

Se dopo un'ORO olimpico ancora non ti basta per capire che quelle critiche erano SBAGLIATE come IMPOSTAZIONE, be'...

Continuo...
Quando le critiche non erano per affermare che non fossero da nazionale, il più delle volte si affermava che con certe alzate, con certe percentuali di attacco o di rice, NON SI VA LONTANO.

Ora dico: un minimo di esame di coscienza? Chiedo troppo?

Proprio perché il volley di alto livello può far sì che una gara la vinci o la perdi (con la Turchia schiacciasassi del divino Santarelli non mi pare sia stato così) certe critiche lapidarie e salomoniche, sul valore delle 3 atlete citate, avrebbero bisogno di una buona dose di cenere da cospargere, mentre non noto nulla.

Solo questo.

Se però, come dici tu, che si vinca, si perda o si stravinca alla fine le critiche sono sempre valide, allora vale tutto.

Il mio concetto era un pochino diverso , in generale condivido molte delle tue considerazioni.
La vittoria, ovviamente , conta parecchio il verdetto del campo è l’essenza dello sport.
Ma è un valore assoluto o ha  una sua relatività e un contesto comunque limitato allo specifico evento? ( che a mio avviso è il succo del “qui e ora” di Velasco di cui altrimenti non capirei il significato.)
Poi, per fortuna, c’è gente che, per mestiere,
stabilisce chi è da nazionale oppure no e, anche in questo caso non ci sono valori assoluti, sempre citando Velasco “ non sempre la squadra più forte è composta dai giocatori migliori “ .
In questo senso affermavo che la “critica” o analisi se vogliamo, resta.

Le osservazioni di @FaustoG. sono sagge e corrette dal mio punto di vista.
Mi pare però utile aggiungere, forse sulla linea di @MarcoB , che il modo assolutamente strepitoso con il quale la nazionale femminile ha vinto questa medaglia olimpica dia ragione a quanti sostenevano il grandissimo valore di questa generazione di giocatrici e torto a quanti, da vari punti di vista, ne criticavano la statura internazionale. Abbiamo toccato con mano come, certo in condizioni di guida tecnica adeguata e quasi ideale, abbiano non solo vinto, ma dominato. Ci sono situazioni in cui un successo arriva in modo rocambolesco e un po' casuale. Vuol dire che sei forte ma tutto sommato al livello degli altri. Una settimana fa la nazionale femminile ha dimostrato, nell'evento più cruciale e ambito da tutti, di essere vari gradini sopra tutti gli altri.

Una mia impressione molto soggettiva e opinabilissima sulle convocazioni meno scontate di Velasco. Posto che le titolari erano sostanzialmente quelle dell'epoca Mazzanti pre-2023, mi sembra che nella scelta delle altre Velasco abbia dato rilievo al dato caratteriale o mentale oltre che a quello tecnico. Cambi al posto di Bosio, Spirito al posto di Fersino, la stessa Gaia Giovannini a me sembrano accomunate dal fatto di essere molto agonistiche e toste, "impavide" si direbbe con un lessico desueto. Ho l'impressione, ma solo quella, che questa caratteristica le abbia fatte preferire a giocatrici magari anche migliori come tecnica o statistica, ma meno toste caratterialmente.

Per quanto riguarda Sylla e Bosetti ammetto che io per primo, anche senza scrivere qui commenti scettici su di loro, ho rimpianto il fatto che non ci fossero schiacciatrici migliori. Mi sembrava che il nostro potenziale in attacco fosse un po' limitato. Cioè in altre parole mi sbagliavo perché in modo molto superficiale avrei preferito gli attacchi spettacolari da schiacciatrice di palla alta all'efficacia di un gioco di squadra completo, fondato sulla loro grande tecnica e disciplina tattica. In realtà sono due vere fuoriclasse, la cui statura alla luce del torneo olimpico è difficile da sopravvalutare.

Secondo me i dubbi sulle nostre bande erano più abbastanza giustificati.
Come tu dici lo staff tecnico è riuscito a mascherare il problema attraverso i gioco corale
Però farei una distinzione tra Sylla e Bosetti:
Sylla è una giocatrice solidissima, difende, copre in ricezione generalmente tiene e in attacco, pur non avendo una grandissima varietà di colpi, è un’opzione più che credibile quando è “connessa” e servita in maniera decente,penso che nonostante non sia giovanissima abbia ancora margini di miglioramento.
Per Bosetti la situazione è diversa , brava in ricezione e difesa è ormai,molto,lontana dal suo prime e in 
attacco, troppe volte ( non nella finale)  è un serio limite  a certi livelli.
Non è certo arbitrario pensare che se ci fosse stata Pietrini il suo ruolo sarebbe stato simile a quello avuto
da Robinson Cook negli USA….

Secondo me bisogna fare dei ragionamenti estesi: pur concordando genericamente con i commenti precedenti, trovo limitante valutare una squadra o una singola giocatrice da una sola prestazione o da un solo torneo. Sia chiaro, questo vale nel bene e nel male. Queste olimpiadi sono state le nostre: siamo arrivati, seppur con infortuni e dubbi diffusi (che evidentemente avevamo solo noi...), in forma al momento giusto e la guida tecnica è stata in grado, semplificando il gioco (si fa per dire ovviamente...), di tirar fuori il meglio da ogni atleta. A questo va aggiunta la voglia di riscatto e "vendetta", maturata in questi ultimi anni e che ha creato una motivazione enorme. A differenza di altre squadre che, quando hanno vinto, avevano introdotto grandi novità nel loro gioco, noi abbiamo fatto un passo indietro, giocando da Italia. È ovvio che se hai giocatrici mediocri, il risultato sarà mediocre, ma il sistema di gioco e la tranquillità mentale che può trasmettere alle atlete, è fondamentale. Noi abbiamo ottime giocatrici e sono state ben sfruttate. Questo per la parte positiva. Le critiche avanzate in precedenza non sono infondate ed a tratti sono riemersi tutti i problemi di cui normalmente discutiamo, ma questa volta sono stati superati brillantemente e soprattutto, alla fine, abbiamo (stra) vinto. Ad esempio: non ho mai visto sprecare un solo timeout da Velasco. Chiamati al momento giusto e sempre quando stavamo per andare in crisi. Nessuna gestione creativa, neanche in quello. Indice di attenzione massima al gioco ed allo stato mentale delle nostre. Ricordo un timeout (forse in Vnl) dove ha esordito dicendo: "silenzio, nei timeout parlo solo io", disinnescando una discussione che stava per partire. Tutto questo per dire che le nostre giocatrici sono forti, lo sono sempre state, ma hanno i loro difetti ed anche quelli ci sono sempre stati: il fatto che abbiamo vinto non significa cancellare i difetti, così come perdere non vuol dire cancellare i pregi. Che poi alcuni si esprimono in modo più diretto di altri, va beh, fa parte della discussione. Ad esempio a me Sylla non è mai piaciuta come giocatrice, proprio dal punto di vista tecnico, ma non posso negare che ha fatto una grandissima olimpiade e che ho tifato per lei su ogni pallone. Ma per me resta sempre la stessa giocatrice, anche se abbiamo vinto. Non so se mi sono spiegato bene, ma non scriverò mai delle scuse a Sylla per aver criticato il suo modo di giocare, perché lo ha portato avanti anche in questa olimpiade, solo che stavolta abbiamo vinto, forse così è più chiaro. Poi è anche vero che il tono delle mie critiche non è mai offensivo (almeno cerco di non esserlo...) perché non ho nulla contro nessuno e non ho le capacità per valutare chi è "da nazionale" e chi no. Forse questa vittoria ha fatto emergere anche la scarsa fiducia nelle ragazze, da parte di precedenti gestioni, mentre Velasco ha saputo dare quella consapevolezza che serviva, ma è un ipotesi mia. A questi livelli, secondo me, conta tantissimo la mente di chi è in campo perché la tecnica del bagher la sanno fare bene si, fidati anche tu Bonitta   . Ovviamente opinione discutibilissima...

@Ivano
In generale condivido. Quanto a Sylla, ognuno può avere le sue preferenze, chiaramente, però una giocatrice premiata come migliore nel suo ruolo per 2 mondiali consecutivi e un Olimpiade, pur con tutte le tare politiche di questo riconoscimento, entra di diritto tra le grandi schiacciatrici del Volley italiano. Mi pare vero che a volte siamo ipercritici. Per dire, Turchia, USA o Serbia con Sylla sarebbero più forti. Tolta KRC, ormai a fine carriera, non ne hanno una migliore.

Ma infatti, ho usato Sylla come esempio proprio per questo. Sono stato felicissimo per il suo premio e non scriverò mai che non è una giocatrice di livello internazionale, pur avendo le mie opinioni e preferenze. E comunque, quando si vince in questo modo, c'è davvero poco di cui discutere...e meno male...

C'è da dire che tutti hanno invidiato ai top team giocatrici dicendo: "magari ce l'avessimo noi".
Che con i discorsi sopra non so come si incastrano.

Questo è certo , in giro di fenomeni ce ne sono pochissimi, ma sappiamo anche che l’erba del vicino……

MarcoB ha scritto:C'è da dire che tutti hanno invidiato ai top team giocatrici dicendo: "magari ce l'avessimo noi".
Che con i discorsi sopra non so come si incastrano.

Quello sicuramente, ma bisogna anche ragionare su come si incastra questa o quella giocatrice, nel sistema di gioco della squadra, soprattutto se non si parla di fenomeni che cambiano la partita da soli ..
Per il nostro sistema di gioco alle olimpiadi, le convocate + Egonu (il fenomeno di cui sopra) erano perfette ed in forma....ed abbiamo fatto un sedere come una verza a tutti       (perdonatemi, ma sono ancora in modalità tifoso felice...).

Per LA2028 niente più torneo di qualificazione Olimpica. Ufficiale.
5 campionesse continentali + prime 3 del mondiale + prime 3 del ranking+ USA

Skowronsko ha scritto:Per LA2028 niente più torneo di qualificazione Olimpica. Ufficiale.
5 campionesse continentali + prime 3 del mondiale + prime 3 del ranking+ USA

Se combaciano?

MarcoB ha scritto:

Skowronsko ha scritto:Per LA2028 niente più torneo di qualificazione Olimpica. Ufficiale.
5 campionesse continentali + prime 3 del mondiale + prime 3 del ranking+ USA

Se combaciano?

Andiamo a giocare tu ed io Marco!

MarcoB ha scritto:

Skowronsko ha scritto:Per LA2028 niente più torneo di qualificazione Olimpica. Ufficiale.
5 campionesse continentali + prime 3 del mondiale + prime 3 del ranking+ USA

Se combaciano?

La cosa più logica sarebbe proseguire con il ranking...
@Skowronsko puoi linkare la fonte?

Il ranking è l'ultimo parametro di selezione e si parla delle prime del ranking che non abbiano già la qualificazione acquisita + L'Esperto + MarcoB ovviamente....
Io l'ho letta su Olimpiazzurra: https://www.google.com/amp/s/www.oasport.it/2024/08/volley-rivoluzione-nei-calendari-addio-torneo-di-qualificazione-a-los-angeles-2028-mondiali-biennali/amp/

Ivano ha scritto:Il ranking è l'ultimo parametro di selezione e si parla delle prime del ranking che non abbiano già la qualificazione acquisita + L'Esperto + MarcoB ovviamente....
Io l'ho letta su Olimpiazzurra.

EBBRAVO IVANO!!! Vedo che stai capito.

Scherzi a parte; interessante novitá.

Emanuela ha scritto:

MarcoB ha scritto:

Skowronsko ha scritto:Per LA2028 niente più torneo di qualificazione Olimpica. Ufficiale.
5 campionesse continentali + prime 3 del mondiale + prime 3 del ranking+ USA

Se combaciano?

La cosa più logica sarebbe proseguire con il ranking...
@Skowronsko puoi linkare la fonte?

Non posso essendo nuovo membro del forum.
Comunque: OA Sport / notizie / pagina 3

MarcoB ha scritto: @FaustoG.
Qual è l'obiettivo della critica?

A me pare che per la maggiorparte delle volte fosse affermare che certe giocatrici NON FOSSERO DA NAZIONALE.

Se dopo un'ORO olimpico ancora non ti basta per capire che quelle critiche erano SBAGLIATE come IMPOSTAZIONE, be'...

Noi siamo il paese che critica Jacobs perché è arrivato quinto nella finale olimpica dei 100 correndo in 9”85.
C’è un’idea molto vaga in molti di noi di che cosa significhi essere un atleta di punta e dei sacrifici e dell’impegno fisico e mentale che richiede, ma anche delle infinite variabili che possono creare l’alchimia in un gruppo o cambiare il destino di una prestazione. Per questo personalmente non critico mai gli atleti. Per me quelli che arrivano in nazionale sono tutti super. Lo faccio talvolta con gli allenatori.

Tutto vero, però, scusate , il refrain  dei sacrifici, ripetuto su tutti i media,  è diventato un po’ stucchevole.
Gli atleti di alto livello sono tutti professionisti,
vivono la vita che hanno scelto ( supportati certo dal loro talento) e guadagnano molto.
I sacrifici veri  li fa la gente che tira la carretta con magari con stipendi da fame.
Insomma(estremizzando) meglio andare in palestra che raccogliere i pomodori nella piana del Sele

FaustoG. ha scritto:Tutto vero, però, scusate , il refrain  dei sacrifici, ripetuto su tutti i media,  è diventato un po’ stucchevole.
Gli atleti di alto livello sono tutti professionisti,
vivono la vita che hanno scelto ( supportati certo dal loro talento) e guadagnano molto.
I sacrifici veri  li fa la gente che tira la carretta con magari con stipendi da fame.
Insomma(estremizzando) meglio andare in palestra che raccogliere i pomodori nella piana del Sele

Tutto vero, ma questi atleti nella maggiorparte dei casi hanno passato l'adolescenza e la giovinezza in palestra, sugli autobus in trasferta, ai ritiri estivi, lontani dalle famiglie, invece che in discoteca con gli amici.
Anche quando non erano professionisti. Non dimentichiamolo

FaustoG. ha scritto:Tutto vero, però, scusate , il refrain  dei sacrifici, ripetuto su tutti i media,  è diventato un po’ stucchevole.
Gli atleti di alto livello sono tutti professionisti,
vivono la vita che hanno scelto ( supportati certo dal loro talento) e guadagnano molto.
I sacrifici veri  li fa la gente che tira la carretta con magari con stipendi da fame.
Insomma(estremizzando) meglio andare in palestra che raccogliere i pomodori nella piana del Sele

Bisognerebbe relativizzare.
Non benaltrismizzare.

Non era mia intenzione esagerare , il concetto che volevo esprimere non era quello di banalizzare l’impegno che gli atleti mettono nella loro “realizzazione” ( tra l’altro la mancanza di questo elemento può anche vanificare  il talento ) ma piuttosto quello della possibilità di “scelta”.
Molti non hanno questa opportunità.