Manca un grande cantore della pallavolo

miocapitano ha scritto: All’Italia manca un grande cantore della pallavolo, come fu Brera per il calcio, Minà per la boxe o Galeazzi per il canottaggio.

Hai fatto il nome di tre "ei fu" (purtroppo).
Il volley nel tempo in cui un personaggio giornalistico del loro calibro, avrebbe aiutato la disciplina a entrare nell'immaginario collettivo, non ha trovato nessuno, né in tv, né sui giornali.
Oggi in "era social" temo non conterebbero nulla nemmeno gli originali, figurarsi un emulo.
Te l'immagini un tredicenne a leggere oggi Brera? Lo mollerebbe a metà seconda riga.

Marco-B ha scritto:Te l'immagini un tredicenne a leggere oggi Brera? Lo mollerebbe a metà seconda riga.

non facciamo di tutta l'erba un fascio

18x9 ha scritto:

Marco-B ha scritto:Te l'immagini un tredicenne a leggere oggi Brera? Lo mollerebbe a metà seconda riga.

non facciamo di tutta l'erba un fascio

Giusto.
Ho omesso la contestualizzazione.
Un tredicenne degli anni 70 aveva: quotidiano sportivo, palla (sua o degli amici), tv a 2 canali il pomeriggio. 
Ora dimmi cos'ha un tredicenne degli anni 20, io non lo so perché non ne conosco, ma credo di immaginare che l'offerta si è ampliata.
Da cui la percentuale di 13enni con deficit di attenzione sale. (Mi pare anche di aver sentito qualche studio a proposito).
Titto ciò per dire che la categoria "un tredicenne" non vuol dire "tutti i tredicenni", ma "la stragrande maggioranza dei tredicenni".

Marco-B ha scritto:

miocapitano ha scritto: All’Italia manca un grande cantore della pallavolo, come fu Brera per il calcio, Minà per la boxe o Galeazzi per il canottaggio.

Hai fatto il nome di tre "ei fu" (purtroppo).
Il volley nel tempo in cui un personaggio giornalistico del loro calibro, avrebbe aiutato la disciplina a entrare nell'immaginario collettivo, non ha trovato nessuno, né in tv, né sui giornali.
Oggi in "era social" temo non conterebbero nulla nemmeno gli originali, figurarsi un emulo.
Te l'immagini un tredicenne a leggere oggi Brera? Lo mollerebbe a metà seconda riga.

In effetti… Sono un po' ancorato al passato. Ci vorrebbe un "influencer" allora. Oggi li chiamano così. Pasini aveva colonizzato lo spazio… Peccato non sappia scrivere…

18x9 ha scritto:

Marco-B ha scritto:Te l'immagini un tredicenne a leggere oggi Brera? Lo mollerebbe a metà seconda riga.

non facciamo di tutta l'erba un fascio

L’Abatino, colui mandato dalla dea Eupalla…

miocapitano ha scritto:

In effetti… Sono un po' ancorato al passato. Ci vorrebbe un "influencer" allora. Oggi li chiamano così. Pasini aveva colonizzato lo spazio… Peccato non sappia scrivere…

Pasini senz'altro uomo più da lavoro dietro le quinte che da narrazione omerica alla Brera. Come comunicatore aveva secondo me grossi limiti. Il suo famoso articolo su Mazzanti - Egonu del 5 ottobre 2022 era un capolavoro di comunicazione comprensibile solo agli insider, infatti il pubblico (per esempio io) l'aveva travisato.

A quel punto meglio (non mi sparate addosso vi prego) Maurizio Colantoni, con le sue Ragazze Terribili ha creato almeno una narrazione ben identificabile, che come spesso succede fa storcere il naso agli addetti ai lavori ma coinvolge il pubblico.

Filo ha scritto:
A quel punto meglio (non mi sparate addosso vi prego) Maurizio Colantoni, con le sue Ragazze Terribili ha creato almeno una narrazione ben identificabile, che come spesso succede fa storcere il naso agli addetti ai lavori ma coinvolge il pubblico.

È meglio una brutta narrazione o nessuna narrazione?

Filo ha scritto:
A quel punto meglio (non mi sparate addosso vi prego) Maurizio Colantoni, con le sue Ragazze Terribili ha creato almeno una narrazione ben identificabile, che come spesso succede fa storcere il naso agli addetti ai lavori ma coinvolge il pubblico.

A me Colantoni fa venire il latte alle ginocchia, ma non per le "ragazze terribili" che, a suo modo, è anche divertente come idea. Il problema è che Colantoni riesce a rendere insulsa anche una buona idea narrativa... sarà una dote anche questa. Certo che se raschiamo il barile della comunicazione, utilizzando idee di Colantoni, siamo messi abbastanza male....
Opinione mia ovviamente...

Ivano ha scritto:

Filo ha scritto:
A quel punto meglio (non mi sparate addosso vi prego) Maurizio Colantoni, con le sue Ragazze Terribili ha creato almeno una narrazione ben identificabile, che come spesso succede fa storcere il naso agli addetti ai lavori ma coinvolge il pubblico.

A me Colantoni fa venire il latte alle ginocchia, ma non per le "ragazze terribili" che, a suo modo, è anche divertente come idea. Il problema è che Colantoni riesce a rendere insulsa anche una buona idea narrativa... sarà una dote anche questa. Certo che se raschiamo il barile della comunicazione, utilizzando idee di Colantoni, siamo messi abbastanza male....
Opinione mia ovviamente...

OT soggettivo
Eh si, Colantoni per chi capisce di Volley è indigesto.
Però forse, e sottolineo forse, al pubblico generico trasmette entusiasmo e simpatia per il gioco e i giocatori riuscendo a coinvolgere di più di un commentatore esperto ma magari troppo tecnico e precisino. In fondo la passione vive di sentimento e semplificazione, non solo di precisione e competenza. Per dire, nei momenti cruciali del Mondiale 2018 Colantoni ti faceva emozionare anche se fosse stata la prima partita di Volley che vedevi in vita tua. Fantasia, che è molto più concreto e informativo, non ti fa emozionare, ti emoziona la partita se capisci che sta succedendo.

Filo ha scritto:

Ivano ha scritto:

Filo ha scritto:
A quel punto meglio (non mi sparate addosso vi prego) Maurizio Colantoni, con le sue Ragazze Terribili ha creato almeno una narrazione ben identificabile, che come spesso succede fa storcere il naso agli addetti ai lavori ma coinvolge il pubblico.

A me Colantoni fa venire il latte alle ginocchia, ma non per le "ragazze terribili" che, a suo modo, è anche divertente come idea. Il problema è che Colantoni riesce a rendere insulsa anche una buona idea narrativa... sarà una dote anche questa. Certo che se raschiamo il barile della comunicazione, utilizzando idee di Colantoni, siamo messi abbastanza male....
Opinione mia ovviamente...

OT soggettivo
Eh si, Colantoni per chi capisce di Volley è indigesto.
Però forse, e sottolineo forse, al pubblico generico trasmette entusiasmo e simpatia per il gioco e i giocatori riuscendo a coinvolgere di più di un commentatore esperto ma magari troppo tecnico e precisino. In fondo la passione vive di sentimento e semplificazione, non solo di precisione e competenza. Per dire, nei momenti cruciali del Mondiale 2018 Colantoni ti faceva emozionare anche se fosse stata la prima partita di Volley che vedevi in vita tua. Fantasia, che è molto più concreto e informativo, non ti fa emozionare, ti emoziona la partita se capisci che sta succedendo.

Nella scelta tra le "ragazze terribili" e "Paolita Egonu" o "Cheit Bosetti", opto ancora per le prime. Però, al di là degli slogan e della retorica stucchevole che spesso ne consegue, nessuno è mai riuscito a rendere come si deve la portata epica di certe vittorie (forse Colantoni nel 2018, ma sono passati 6 anni ormai). Per il resto, non ricordo frasi memorabili, per esempio dalla telecronaca della finale degli Europei a Belgrado, quando annichilimmo la Serbia a casa sua. Eppure quella fu veramente un'impresa tra le più belle di tutto lo sport italiano.

Heinrich ha scritto:

Filo ha scritto:
A quel punto meglio (non mi sparate addosso vi prego) Maurizio Colantoni, con le sue Ragazze Terribili ha creato almeno una narrazione ben identificabile, che come spesso succede fa storcere il naso agli addetti ai lavori ma coinvolge il pubblico.

È meglio una brutta narrazione o nessuna narrazione?

Una brutta narrazione rischia di far peggio di una narrazione mancante

Heinrich ha scritto:

Filo ha scritto:
A quel punto meglio (non mi sparate addosso vi prego) Maurizio Colantoni, con le sue Ragazze Terribili ha creato almeno una narrazione ben identificabile, che come spesso succede fa storcere il naso agli addetti ai lavori ma coinvolge il pubblico.

È meglio una brutta narrazione o nessuna narrazione?

Una brutta narrazione.
Prima regola “ purché se ne parli…”

quindi nessuno di voi ricorda le cronache di Iacopo Volpi?

babs ha scritto:quindi nessuno di voi ricorda le cronache di Iacopo Volpi?

Stavo per citarlo io! "Generazione di Fenomeni" è farina del suo sacco!

babs ha scritto:quindi nessuno di voi ricorda le cronache di Iacopo Volpi?

No. Mi addormentavo…

babs ha scritto:quindi nessuno di voi ricorda le cronache di Iacopo Volpi?

Mi piacerebbe dire "Ero troppo piccolo", ma in realtà no, non ero piccolo, non guardavo il Volley...
Come erano..?

Filo ha scritto:

babs ha scritto:quindi nessuno di voi ricorda le cronache di Iacopo Volpi?

Mi piacerebbe dire "Ero troppo piccolo", ma in realtà no, non ero piccolo, non guardavo il Volley...
Come erano..?

molto coinvolgenti.

https://www.youtube.com/watch?v=ScDjqDk7bSU

Iacopo Volpi è passato alla storia con la cronaca di quella partita...stile rivisto poi con Galeazzi ed il canottaggio...che ricordi...

Ivano ha scritto:Iacopo Volpi è passato alla storia con la cronaca di quella partita...stile rivisto poi con Galeazzi ed il canottaggio...che ricordi...

Marco Fantasia era talmente convinto che la Serbia avrebbe vinto che non si era preparato neanche la frase storica a Belgrado. La più commossa era Giulia Pisani.
Certo, il confronto con Francesco Repice e la finale di Wembley dello stesso anno è impietoso...

babs ha scritto:quindi nessuno di voi ricorda le cronache di Iacopo Volpi?

Come no.
Finale mondiale vs Cuba senza RPS in collegamento dalla Domenica Sprint su Rai2 con Gianfranco De Laurentiis in studio che passava la linea quando il set era "caldo".
Quindi non la fecero vedere tutta.
Jacopo Volpi ottimo cronista, ma per narrazione intendevo qualcosa di più  "esteso".
Altrimenti è  folklore come era Galeazzi, grande folklore, ma poco storytelling. A mio parere.

La cosa più epica e indimenticabile di quella finale dell'europeo non fu la telecronaca ma i tre ace consecutivi di Paola Egonu senza un sorriso né un'esultanza. Il pubblico della Stark Arena terrificato...

babs ha scritto:

https://www.youtube.com/watch?v=ScDjqDk7bSU

C'ero anch'io. Lui si ma mi sento di dire serenamente e senza nostalgie che la pallavolo senza cambio palla è molto più divertente

A me piaceva la coppia Antinelli/Galli, li trovavo divertenti: uno più sanguigno e l'altro super tecnico con battute che avrebbero raggelato il centro della Terra. Poi sono gusti, ci mancherebbe altro...
Certo è che dovrebbero darsi da fare veramente per dare il giusto seguirò al "nostro" sport!! Tra l'altro: tg sommersi di notizie a riguardo (tono non polemico, giuro ...)...mah...

Ivano ha scritto:A me piaceva la coppia Antinelli/Galli, li trovavo divertenti: uno più sanguigno e l'altro super tecnico con battute che avrebbero raggelato il centro della Terra. Poi sono gusti, ci mancherebbe altro...
Certo è che dovrebbero darsi da fare veramente per dare il giusto seguirò al "nostro" sport!! Tra l'altro: tg sommersi di notizie a riguardo (tono non polemico, giuro ...)...mah...

Il clima politico neanche aiuta. Abbiamo un ct con sospette simpatie comuniste, una opposto che polemizza con gli esponenti della lega. I TG non sono entusiasti di esaltare le vittorie del Volley. Magari con il maschile va meglio...

La Lega ormai conta meno di Mazzanti…
Velasco avrà simpatie comuniste ma ha passato gli ultimi 20 anni a fare conferenze motivazionali a dirigenti e quadri confindustriali.
La pallavolo è seguitissima malgrado l’atteggiamento dei (vecchi) media.