Le retrospettive di Todd Chavez

Todd Chavez ha scritto:
Ne approfitto per aprire una mini rubrica dedicata alle future partecipanti a Paris 2024, e ai loro precedenti olimpici.
FRANCIA: Le transalpine faranno il loro esordio assoluto ai Giochi Olimpici. E naturalmente non ci sarebbero mai arrivate, se non fossero il Paese organizzatore. Curiosa la totale assenza di tradizione del volley femminile, soprattutto se la paragoniamo a quella maschile, ed anche al fatto che una squadra francese, il Cannes, è stato per due volte campione d'Europa. Va detto che in Francia, oltre alla forte tradizione del basket femminile, anche la pallamano ha un'importanza notevole, entrambe le nazionali (maschile e femminile) saranno tra le favorite ai Giochi.
STATI UNITI: Tredicesima partecipazione olimpica per gli USA. Hanno saltato solo tre edizioni consecutive, fra il 1972 e il 1980. In quest'ultimo caso per boicottaggio. Quello di Tokyo è l'unico oro americano. Ci sono però tre argenti, LOS Angeles 1984, Pechino 2008 e Londra 2012, e due bronzi, Barcellona 1992 e Rio 2016. Hanno raggiunto le semifinali in sette edizioni su 12, e l'ultima edizione olimpica senza medaglia è lontana 20 anni (Atene 2004). . Sono sempre finite tra le prime 8, anche se va detto che il volley femminile ha portato a 12 il numero delle partecipanti solo dall'edizione di Atlanta 1996. Nelle prime otto edizioni, da Tokyo 1964 a Barcellona 1992, le partecipanti erano appunto solo otto.

Oggi tocca a due europee, dalle grandi ambizioni. E non a caso, guidate da due allenatori che sono campioni nazionali a livello di club, nei due campionati più importanti al mondo. Nel caso di Daniele Santarelli, la somma di titoli metterebbe in imbarazzo anche qualche testa nobiliare in giro per il mondo. In attesa che Alessandra Marzari ufficializzi quello che tutti pensiamo, chissà se, prima delle sfide della A1 italiana, vedremo Lavarini sfidare Santarelli a Parigi.
TURCHIA: Per la nazionale campione d'Europa, quella di Parigi sarà solo la terza partecipazione olimpica, la seconda consecutiva. Al debutto a Londra, arrivò l'eliminazione ai gironi, mentre a Tokyo lo stop è giunto ai quarti. Le ambizioni, però, saranno molto diverse a Parigi, forti del titolo di campione d'Europa vinto l'anno scorso, oltre che dell'apporto dei tifosi turchi, che di certo non mancherà a Porte de Versailles.
POLONIA: Quarta partecipazione olimpica per la nazionale biancorossa che torna ai Giochi dopo sedici anni. A Pechino 2008 arrivò l'eliminazione ai gironi, decisamente più di successo le prime due partecipazioni, lontanissime però nel tempo. La Polonia, infatti, vinse la medaglia di bronzo sia a Tokyo 1964, che a Città del Messico 1968, nelle prime due edizioni del volley ai Giochi. E a proposito di tifosi, anche i polacchi sanno farsi vedere e sentire nelle grandi manifestazioni.

E' il turno di due nazionali dello stesso continente, ma per la geografia, non per la pallavolo. Una rappresenta un Paese di oltre 200 milioni di abitanti, l'altra uno da meno di 10 milioni, anche se dovremmo conteggiarne un bel po' presenti negli Stati Uniti. In una si parla portoghese, nell'altra spagnolo. Una è una superpotenza storica del volley, l'altra è una Nazionale che non consideri praticamente mai, ma che ha raggiunto una dignità da elogiare nel movimento pallavolistico femminile.
BRASILE: Le verdeoro sono la nazionale con il numero maggiore di partecipazioni consecutive aperte. Dodici, che è anche il numero complessivo di presenze ai Giochi. Il Brasile infatti è ai Giochi da Mosca 1980, sua prima partecipazione. Il palmarès è notevolissimo. Due ori e consecutivi (Pechino 2008 e Londra 2012), un argento (Tokyo 2020) e due bronzi (Atlanta 1996 e Sidney 2000). Ha raggiunto almeno le semifinali in 7 delle sue 11 partecipazioni. Ed è sempre finita fra le prime 8. La più cocente delusione è arrivata proprio nell'Olimpiade di casa, a Rio de Janeiro, quando fu eliminata ai quarti. E' l'unica Olimpiade delle ultime otto, nella quale il Brasile non è arrivato fra le prime quattro.
REPUBBLICA DOMINICANA: Le rappresentanti della parte più fortunata dell'Isola di Hispaniola, l'isola che Cristoforo Colombo, al suo approdo nel Nuovo Mondo, credeva fosse il Giappone, giocheranno a Parigi la loro quarta Olimpiade. E per la prima volta rientreranno a quattro anni, anzi tre per la verità, dall'ultima partecipazione. Il debutto delle dominicane avvenne ad Atene 2004, poi Londra 2012 e appunto Tokyo 2020. E sia a Londra che a Tokyoi, le centroamericane superarono la fase a gironi, per poi essere eliminate ai quarti di finale.

Ora è il turno dell'ultima delle qualificate del 2023 e della prima delle qualificate del 2024. Da una parte una Nazionale bicampione del mondo in carica, ma senza ori olimpici (mi ricorda qualcosa...), dall'altra la più titolata nazionale africana.
SERBIA: Quinta partecipazione olimpica consecutiva per una nazionale sempre presente ai Giochi da quando ha questa denominazione. Le sue antenate Jugoslavia e poi Serbia Montenegro non ci erano mai riuscite. Nelle prime due edizioni sono arrivate le eliminazioni, rispettivamente ai quarti e ai gironi. Ma nelle ultime due, è sempre salita sul podio: argento a Rio 2016 e bronzo a Tokyo 2020. Stiamo parlando, comunque, della vincitrice delle ultime due edizioni dei Campionati del Mondo, scusate se è poco. Ma il dato che mi fa più impressione è che la Serbia va a medaglia nelle grandi manifestazioni (Giochi Olimpici, Mondiali, Europei) dal 2015. Con Parigi, sarebbero 10 anni.
KENYA: Le attuali campionesse d'Africa sono alla quarta qualificazione olimpica, doppiando in questo modo l'Algeria, ferma a due. L'unica altra africana ad aver vissuto la ribalta a cinque cerchi è stato il Camerun. Il Kenya, come le altre squadre africane, non ha mai superato lo scoglio dei gironi.

E ora è il turno delle prime due squadre ad aver ottenuto il pass attraverso il ranking FIVB nel corso della VNL.
ITALIA: Come tutti sappiamo, la nostra Nazionale non è mai salito sul podio ai Giochi. Questa sarà la settima partecipazione a cinque cerchi, tutte consecutive. L'esordio infatti è avvenuto a Mosca 1980, in una delle due edizioni nelle quali l'Italia non è entrata nelle prime otto, l'altra fu Rio. Nelle altre quattro edizioni, compreso l'ultima con ben ricordiamo, l'Italia si è schiantata nello scoglio, fino ad ora, invalicabile dei quarti di finale.
CINA: Delle nazionali presenti a Parigi, quella cinese è la più titolata, dall'alto dei suoi tre titoli olimpici. La Cina debuttò, infatti, ai Giochi con l'oro a Los Angeles 1984, replicato ad Atene 2004 e a Rio 2016. Nel palmarès anche un argento (Atlanta 1996) e due bronzi (Seul 1988, Pechino 2008). Per tre volte la Cina si è fermata ai quarti, mentre l'edizione più deludente è stata proprio l'ultima delle 10 disputate, quella di Tokyo 2020, quando furono eliminate ai gironi.

Chiudo con la presentazione dei precedenti olimpici delle protagoniste di Tokyo 2024 con le ultime due qualificate.
GIAPPONE: è in assoluto la Nazionale con più partecipazioni olimpiche. A Parigi, il Giappone giocherà la sua quattordicesima Olimpiade. Ha saltato, infatti, solo due edizioni: Mosca 1980, non ne sono totalmente certo ma credo per boicottaggio (il Giappone come cagnolino degli USA in politica estera è secondo praticamente a nessuno) e Sidney 2000. Le nipponiche vantano due medaglie d'oro (Tokyo 1964, prima edizione del volley ai Giochi e Montreal 1976), due medaglie d'argento (Città del Messico 1968 e Monaco 1972) e due medaglie di bronzo (Los Angeles 1984 e Londra 2012). Come avrete notato, i successi sono eccezionali ma un po' datati con l'eccezione di Londra. Il Giappone infatti è arrivato almeno in semifinale nelle prime sei edizioni disputate, mentre ci è riuscito una sola volta nelle successive sette. Nell'ultima edizione, quella di casa a Tokyo, le giapponesi non sono entrate neanche nelle prime 8, cosa capitata in precedenza solo ad Atlanta 1996.
PAESI BASSI: Quarta partecipazione olimpica per le Orange, conquistata di fatto grazie alla vittoria nell'ultima giornata di VNL nello spareggio con il Canada. L'Olanda è stata presente a Barcellona 1992, quando chiuse sesta nell'ultima edizione a otto squadre, quinta in quella successiva di Atlanta 1996 e quarta a Rio 2016. Bissare un risultato del genere sarebbe qualcosa di davvero sorprendente, ma va ricordato che tre anni fa al quarto posto si piazzò l'impronosticabile Corea del Sud.