Razzismo e Italia

Molti si lamentarono di Egonu a Sanremo che osò definire l'Italia un paese in cui c'è del razzismo.
Egonu denunciava cose vissute, io noto dalla mia purtroppo lunga, osservazione della realtà,  che l'Italia è razzista, come ogni altra nazione del mondo, tutti hanno una (o più) razza da considerare inferiore. L'Italia non fa certo eccezione.
Attenzione! Dire "l'Italia è razzista" non vuol dire che tutti gli italiani sono razzisti, ma che in Italia ci sono razzisti.

Ieri il murales dedicato a Egonu, disegnato sulle pareti del palazzo del CONI è stato ridipinto di rosa e le scritte anti razziste cancellate da anonimi razzisti presumibilmente italiani.

()

Noo, cosa dici, in Italia il razzismo non esiste...
Sigh...

Sì, anche se può essere un tema divisivo e spero che non ci imbarcheremo in polemiche, penso che @MarcoB faccia bene a segnalare questo fatto, che è arrivato addirittura ai TG nazionali. La zona in cui c'è la sede del CONI davanti alla quale c'era questo (piccolo) murales si caratterizza per la presenza di simpatizzanti di un orientamento politico specifico, non lontano da quello del famoso generale. Fatto triste che conferma la triste ovvietà delle osservazioni di Egonu accolte con stracciamento di vesti dagli ipocriti.

Il cosiddetto “ razzismo” definizione che contiene cose molto diverse e spesso contraddittorie è tuttavia, presente intutte le comunità umane, alni dicono connaturato, altri determinato. Semplificando al massimo, allo stato possiamo dire che esso viene percepito,in questa fase storica, come elemento negativo, da estirpare, solo nel cosiddetto “ occidente”, rimanendo elemento costitutivo in altre società (Giappone,Cina, mondo arabo) o elemento contraddittorio ad esempio in Africa dove esiste un doppio standard ( subisco il razzismo in quanto “nero” ma poi lo pratico come appartenente alla mia etnia tribale) . Fatta questa premessa, dire se l’Italia sia o no razzista, posto in questi termini, a cosa serve?
Fine pippone.

No infatti, non ci tocca risolvere questa questione,anche perché la risposta è evidente.
Però penso che possiamo essere tutti d'accordo nel condannare gli atteggiamenti di chi considera italiane/i gli atleti quando portano le medaglie, salvo poi far capire ammiccando al camerata che non sono davvero italiane/i

@Zappala09
Quello che a me non convince di quel tipo di approccio, che pure ha elementi di verità, è che si perdono di vista le cause storiche e sociali che determinano il fenomeno, rendendolo potenzialmente ancora più difficile da comprendere e affrontare. La discriminazione può anche ritrovarsi in gruppi e sutuazioni diverse, ma quando usiamo il termine razzismo ci si riferisce a fatti specifici della nostra società (occidentale). Il razzismo, qui come negli USA, è, ed è stata, una discriminazione rivolta a gruppi etnici e sociali spefici. Non è solo un sentimento spontaneo, è qualcosa che viene anche costruita e alimentata, o tollerata, con fini precisi.
Scusate, ma per ragioni personali sono piuttosto sensibile sull'argomento

Zappala09 ha scritto:IFatta questa premessa, dire se l’Italia sia o no razzista, posto in questi termini, a cosa serve?

Comprendo che è una semplificazione ma Non credo sia corretto fare retorica su certi argomenti

Son d'accordo a dare per assunto che l'Italia è razzista, 
Di conseguenza se si cerca il cambiamento si parte proprio dalla denuncia.. quindi si, serve, che vengano puntati i riflettori.

Sia seriamente (da chi di dovere) sia con ironia come fatto con la Battuta sul generale in altro topic (Italian team del futuro mi pare) proprio da zappala09 


E in quanto maschio bianco privilegiato finisce qui il mio  apporto alla discussione

Negli Stati Uniti il razzismo dettava lo svolgersi dell’intera giornata, quando ho fatto il 1th grade io, era il 1964, pensare di andare a scuola con a fianco un compagno non bianco sarebbe stato fantascienza, che mia madre rimasta a casa potesse aprire la porta ad un fattorino messicano o indiano , follia.
Così per qualsiasi attività che comportasse il condividere lo spazio con altri, l'utilizzare i mezzi, il mettersi in coda da qualche parte e soprattutto, le nuove conoscenze: la prima domanda,automatica dentro la propria testa era “ che razza è, da dove viene?”
Tutto questo esiste ancora, ma non ha più manifestazioni visibili, certamente molto è cambiato e sarebbe un discorso lunghissimo ( le lotte, le coppie miste, l’affirmative actions e la sua crisi ecc…) ma secoli di quella impostazione fanno sì che ancora, anche i giovanissimi, anche i più alternativi abbiano in testa un retropensiero relativo alla appartenenza razziale , loro e del prossimo.
Domanda. Esiste qualcosa del genere in Italia?

Quando ho fatto la prima elementare nel 1976 nessuno voleva sedersi vicino a una bambina rom.
A quel tempo nel paese dove abitavo erano l'unica etnia diversa da quella bianca caucasica.
Le vie in cui abitavano i rom, le case perdevano valore.

@Zappala09
Io intanto ti vorrei ringraziare perché dai sempre degli insights sulla società americana interesanti e non banali. Gli USA sono la nostra vacca sacra e la tendenza dei media è sempre stata quella di non approfondire certi, o molti, aspetti della loro società, e non solo quelli negativi. Certo, alcune cose si recuperano dalle fiction, che però essendo tali non sono sempre da prendersi at face value.
Venendo a noi, io credo che l'Italia non abbia, per fortuna, una tradizione di segregazione e discriminazione paragonabile a quella di altri paesi, se non altro perché da noi la multietnicità è un fatto piuttosto recente. È vero, siamo stati in Africa anche noi, ma il flusso migratorio non fu all'epoca tale da incidere profondamente sulla nostra società. In tempi più recenti, il razzismo è stato piu interno, legato all'imponente flusso migratorio da sud a nord. Sotto certe condizioni è probabilmente inevitabile che si creino attriti, come sta accadendo ora nei confronti degli extracomunitari. Quello che però mi preoccupa è quando gli attriti si trasformano in ostilità vera e propria e quando, come ora, si rispolverano le vecchie ideologie di superiorità razziale che hanno caratterizzato l'Occidente dell'età dell'impero del XIX secolo per degenerare poi nel peggio del XX secolo. Io credo che certi fenomeni siano ancora minoritari, ma il fatto che si verifichino deve destare preoccupazione

Resta il fatto che un razzismo sistemico come quello degli Stati Uniti l'Italia ( ancora ) non l'ha.

Un razzismo sistemico per il quale chiamo la polizia se vedo una persona di colore passeggiare davanti casa mia o entrare in un condominio "di alto livello" ( fatti non solo documentati ma purtroppo comuni ), un razzismo sistemico per il quale Trump ( che dio ci scampi ) dice a una conferenza di giornalisti di colore, persone con educazione e cultura universitarie, che serve il muro perché gli immigrati illegali rubano i lavori dei neri.

Un razzismo sistemico per il quale una persona di colore viene fermata, controllata e uccisa dalla polizia con una percentuale molto piú elevata dei bianchi. Lo stesso razzismo sistemico che porta i poliziotti a prepararsi ad aprire il fuoco se un nero gira armato in un "open carry state" mentre se un bianco fa lo stesso si preparano invece a salutarlo con un cenno del capo...

Questo razzismo sistemico l'Italia ancora non l'ha ma non é detto che non ci arrivi. Essendo membro di una famiglia che copre 4 continenti e che include anche persone lgbtqia+ posso affermare con certezza che razzismo e discriminazione ci sono e ci sono eccome. Ci sono con abbondanza e sono molto caratteristici di una specifica parte politica che li sdogana, li alimenta e li scusa.

Possiamo tutti nasconderci dietro dita di diversa natura, ma quello che é sucesso al murales raffigurante Paola Egonu parla da solo.

Il termine razzismo copre troppi significati e modi di intenderlo. 
Sotto a razzismo posso far ricadere:
1- paura del diverso
2- avversione verso i non appartenenti al proprio gruppo di riferimento
3- teoria scientifica (ora abbandonata) in voga dal XIX alla prima metà del XX secolo
4- ideologie politiche varie
5- tutte le precedenti mescolate in varie percentuali.

Ciò rende appena l'idea di come siano proteiformi e perniciose le problematiche derivanti.
Avendo origine sia da cause naturali che culturali credo che sia difficilmente cancellabile con formule politiche o pedagogismi.
Al massimo si può cercare di tenerlo sotto controllo, come l'omicidio o la violenza.

Trump non ha detto che gli immigrati rubano il lavoro dei neri, magari…
Ha detto che rubano i lavori DA neri.
Mooolto più grave ed emblematico di cosa sia il razzismo sistemico, l’ha detto alla convention dei giornalisti neri, quindi era convinto di dire una cosa pro neri.
Capito a quale punto di inconsapevolezza arriva il razzismo quando sia connaturato nella struttura della società!?

Negli Stati Uniti (come nella Germania nazista, Italia fascista,  Sudafrica, le nazioni ex colonie e altri che ora non mi sovvengono) hanno avuto una legislazione in cui si sistematizzava il rapporto fra gruppi etnici secondo le ideologie ottocentesche, fino agli anni 60 (cioè 60 anni fa).
Se negli USA c'è un razzismo sistemico potrebbe essere per questo motivo?
La butto là.

Semplificando al massimo.
C’è un razzismo sistemico perché la nazione è nata sulla conquista territoriale a scapito dei nativi e sull’economia basata anche,non solo,sulla schiavitù (agricoltura,neri, ferrovie ponti strade,cinesi) e sullo sfruttamento degli immigrati appena arrivati (tedeschi,poi irlandesi,poi italiani, poi polacchi ecc…) quindi l’importanza dell’appartenenza ad un gruppo specifico e ben identificabile garantiva ( garantisce) il posizionamento nella gerarchia dei gruppi sociali.
Tutto ciò fino ad una certa data, gli anni 60, era garantito anche dalla legge, più o meno restrittiva secondo gli Stati.
Poi Affirmative Action (federale) , quote di immigrazione e fine della discriminazione razziale ex lege hanno cambiato il quadro normativo e sociale.
Ma la testa delle persone cambia secondo regole e tempi diversi.
P.S. ricordo che anche gli italiani non erano considerati pienamente “bianchi” fino a dopo WWII e mentre dagli anni70/80 c’è stata, edura tuttora, una corsa a definirsi “italiani” poiché da motivo di vergogna ( quasi tutti coloro che si chiamano Clark di cognome, sono italiani che hanno cambiato nome) ora è diventato molto prestigiosa la origine italiana. Adesso c’è una corsa all’incontrario,per cui un candidato sindaco di S.Francisco ,italiano, alle ultime elezioni ha dichiarato l’appartenenza degli italiani fra i POC ( puntando al voto delle minoranze)
Grande la confusione sotto il cielo…

Appunto.
Ma in un topic chiamato "razzismo e Italia" scoprire la sistematicità del razzismo a stelle e strisce come può aiutarci?

Credevo servisse a capire che è sbagliato fare similitudini,come ho sentito in questi giorni, ma scusa ritiro tutto....

Zappala09 ha scritto:Credevo servisse a capire che è sbagliato fare similitudini,come ho sentito in questi giorni, ma scusa ritiro tutto....

Ritirare tutto perché? Hai detto cose sacrosante, che conoscevo già, ma è sempre bene ribadire e divulgare, per chi magari ne è all'oscuro.
Detto ciò mi sono perso la questione "similitudine", indi per cui ritiro io quanto detto e resto in attesa di nuovi post.

Razzismo in Italia, maggioranza dei post sul razzismo in USA e nel resto del mondo: cerchiamo degli alibi?
Atteniamoci ai fatti: i popoli italici hanno una storia che non supera i 2000/3000 anni. I nostri antenati provanivano cdal medio oriente e, nei secoli, abbiamo avuto influssi da Normanni, Arabi, africani, barbari. Quindi chi è razzista prima dovrebbe guardarsi allo specchio.

MaurizioB ha scritto:
Atteniamoci ai fatti: i popoli italici hanno una storia che non supera i 2000/3000 anni.

La penisola italica è abitata da homo sapiens almeno da 34000 (34mila) anni; tu ti stai riferendo a popoli storici, ma non è che questi venissero dal nulla, prima della storia c'è la preistoria e questa ci dice che la penisola italica è stata popolata da diverse civiltà preistoriche di popoli appartenenti al gruppo indoeuropeo 

MaurizioB ha scritto:
 I nostri antenati provanivano cdal medio oriente 

???

MaurizioB ha scritto:abbiamo avuto influssi da Normanni, Arabi, africani, barbari

dal punto di vista genetico pochi popoli possono definirsi "puri" (cioè con pochi innesti genetici da altre etnie) in europa solo sardi, suomi ed euskadi  

MaurizioB ha scritto:
. Quindi chi è razzista prima dovrebbe guardarsi allo specchio.

il punto è che chi è razzista non guarda la storia e la scienza o se la guarda quarda la storia e la scienza che conviene a lui.

Credo che i post di Zappala09 relativi agli Stati Uniti fossero per spiegare la differenza fra una realtà dove il razzismo è fondativo della società ed una, come l'Italia, dove gli episodi di razzismo sono reazioni irrazionali al cambiamento...

Skowronsko ha scritto:Credo che i post di Zappala09 relativi agli Stati Uniti fossero per spiegare la differenza fra una realtà dove il razzismo è fondativo della società ed una, come l'Italia, dove gli episodi di razzismo sono reazioni irrazionali al cambiamento...

A me i post di Ospite (Zappal09) piacciono, ma non stavano parlando del razzismo in Italia.
E non credo che il razzismo italiano per essere spiegato debba essere messo in controluce con quello statunitense.

MarcoB ha scritto:

MaurizioB ha scritto:
Atteniamoci ai fatti: i popoli italici hanno una storia che non supera i 2000/3000 anni.

La penisola italica è abitata da homo sapiens almeno da 34000 (34mila) anni; tu ti stai riferendo a popoli storici, ma non è che questi venissero dal nulla, prima della storia c'è la preistoria e questa ci dice che la penisola italica è stata popolata da diverse civiltà preistoriche di popoli appartenenti al gruppo indoeuropeo 

MaurizioB ha scritto:
 I nostri antenati provanivano cdal medio oriente 

???

MaurizioB ha scritto:abbiamo avuto influssi da Normanni, Arabi, africani, barbari

dal punto di vista genetico pochi popoli possono definirsi "puri" (cioè con pochi innesti genetici da altre etnie) in europa solo sardi, suomi ed euskadi  

MaurizioB ha scritto:
. Quindi chi è razzista prima dovrebbe guardarsi allo specchio.

il punto è che chi è razzista non guarda la storia e la scienza o se la guarda quarda la storia e la scienza che conviene a lui.

MarcoB. Ma stai scherzando o cosa?
È ovvio che l'homo sapiens sia qui da molto più tempo ma un minimo di ricerca prima di rispondere, no?

https://it.wikipedia.org/wiki/Veneti
https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_genetica_dell%27Europa

Vedi anche il resto dei popoli cosiddetti italici. Quelli originari erano gli Etruschi, scomparsi e completamente assimiliati. I Baschi. Forse i Celti.
I Sardi hanno sicuramente avuto meno influssi degli altri.

@MaurizioB
Non credo ci siano margini di discussione, visto come hai male interpretato le mie risposte.
Peccato davvero.
Seguendo volentieri il consiglio di L.Esperto chiudo qui.